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Dal 1300 al 1500

1339 Il rapporto della Riviera con Venezia assume la forma di un "protettorato" che durerà per oltre un decennio: Venezia regolerà i rapporti fra la Riviera e Brescia in materia daziaria e limiterà le pretese e le interferenze dei Visconti. Durante il suo protettorato Venezia riesce a far accettare una riforma statutaria. Essa prevede che il podestà sia scelto dai consigli veneziani e non più dai paesi della Riviera, che continuano però a darsi propri rettori.

1349 Il vescovo di Trento cede a Mastino II della Scala tutte le terre meridionali gravitanti verso il lago e il Bresciano: Riva, Arco, Tenno, Ledro e Tignale.

1351 La Riviera passa sotto il dominio visconteo. Il passaggio avviene nel contesto di un avvicinamento fra Visconti e Scaligeri, sanzionato dal matrimonio fra Regina della Scala e Bernabò Visconti. Venezia, dal canto suo, impegnata nella contesa con Genova, pare rinunci alla Riviera in cambio della neutralità promessa a questo riguardo dai Visconti. Il governo della Riviera viene affidato a Regina della Scala che trasporta il centro politico e amministrativo da Maderno a Salò - munita per suo volere di opere difensive - suscitando rivalità che dureranno per anni.

1362 Cansignorio della Scala - in appoggio ai guelfi antiviscontei - occupa Rivoltella, Padenghe, Salò, Gargnano, ma non riesce ad espugnare Brescia e con i suoi uomini, colpiti da una pestilenza, si ritira a Garda. Due anni dopo, nella pace fra i Visconti e la Chiesa, Bernabò viene riconfermato signore della Lombardia: la Riviera torna sotto il suo dominio.

1381 A questa data risale la prima testimonianza dell'esistenza di cartiere nella Riviera: si tratta di un accordo tra Maderno e Toscolano per disciplinare l'uso delle acque.

1387 La sponda orientale viene occupata dai Visconti, che dal lago muovono alla conquista di Verona prendendo le fortezze di Peschiera, Bardolino, Garda, Castion, Malcesine. Anche Riva viene assoggettata dai Visconti, i quali nel 1389 le confermeranno alcuni privilegi. La regione gardesana risulta così, per un breve periodo, unificata sotto il dominio dei Visconti.

1403 La Riviera, soprattutto Salò, è nuovamente coinvolta nelle lotte fra guelfi e ghibellini. Pandolfo Malatesta, fra i capitani mandati l'anno seguente a Brescia da Caterina Visconti per stipulare un accordo fra le opposte fazioni, ottiene la signoria di Brescia e di tutta la Riviera. La sponda orientale, invece, passa sotto il dominio di Venezia e Peschiera resta ai Gonzaga.

1426 Con una congiura bresciana contro i Visconti e la guerra contro di essi intrapresa da parte della lega promossa da Venezia e Firenze ha termine il dominio Milanese: Brescia fa atto di dedizione a Venezia. La Riviera segue la stessa strada. Viene stabilito in Salò un "provveditore e capitano della Riviera". I 34 comuni che costituiscono la "Magnifica Patria" ottengono ampie autonomie da Venezia. Tignale oppone tuttavia resistenza e cede solo dopo qualche mese vedendosi riconfermato il diritto ad un governo separato. Riva resta al vescovo trentino. Vengono ricostruiti i castelli di Bedizzole e Polpenazze.

1440 Il 10 aprile si combatte nell'alto lago una battaglia navale: la flotta viscontea viene battuta. Riva e poi i centri delle due sponde - per ultimi anche Peschiera e Lonato - ancora in mano all'avversario vengono presi dai Veneziani. La Magnifica Patria della Riviera vede riconosciuta da Venezia la sua autonomia con la designazione di "terra separata". La città ottiene tuttavia il diritto di nominare il podestà. Al 1440 risale la prima attestazione dell'esistenza del mercato di Peschiera.

1448 Riprende la guerra fra Venezia e Milano. Brescia deve sostenere l'assedio da parte di Francesco Sforza e, come dieci anni prima, sul lago di Garda si prepara una flotta per assicurare i rifornimenti alla città. L'accordo raggiunto a Rivoltella riconferma Venezia nei suoi domini di Terraferma. Per porre fine alle rivalità fra Salò e Maderno, Venezia stabilisce che il suo Provveditore alternerà fra i due luoghi, di anno in anno, la propria sede (che tuttavia pochi anni dopo si stabilirà definitivamente a Salò). Altro motivo di rivalità fra i due centri è l'ubicazione del mercato settimanale. Più in generale, Maderno è punto di riferimento per i comuni dell'alto lago nelle loro tendenze secessionistiche, contrastate tuttavia con successo da Salò.

1450 Attorno a questa data comincia l'affermazione del mercato granario di Desenzano.

1452 Ponendo fine ad una lunga serie di controversie e liti, i pescatori di Garda, Torri e Sirmione acquistano dai nobili Becelli di Costermano i diritti sulla pescosissima "peschiera di S. Vigilio", organizzandosi nella corporazione degli "antichi originari".

1478 Messaga, presso Toscolano, risulta il primo luogo della regione in cui è attiva una stamperia.

1483 Anche la Riviera è investita dalla guerra fra Venezia e Ferrara: Salò, Maderno e Desenzano vengono fortificati e Roberto Sanseverino, comandante dell'esercito veneziano, fa rinforzare le difese di Lonato con fosse e bastioni; sul lago si organizza una flottiglia armata. La guerra provoca gravi danni nella regione e si diffonde una pestilenza che fa molte vittime anche nei paesi della Riviera. La pace di Bagnolo, sopravvenuta l'anno seguente, non porta alcun mutamento nell'assetto della Riviera.


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Data di pubblicazione
20 May 2022

Ultimo aggiornamento
2022-06-10 15:38:30