Descrizione
48sima Assemblea Generale dei Soci: grande successo del convegno che riparte dalla domanda più importante: come sta la destinazione?
Il consueto appuntamento annuale dedicato ai Soci Federalberghi Garda Veneto ha richiamato 400 persone fra imprenditori nostri Associati, Autorità, Forze dell’Ordine, Partner e Stakeholder attorno al convegno “Il Turismo che vorrei” sui grandi temi del turismo gardesano. Un’importante occasione di confronto con una panoramica sulla situazione attuale della destinazione e la condivisione del pensiero del Sistema sulle azioni da compiere per il prossimo futuro dell’ospitalità gardesana.
Una sala gremita ha incoronato di successo il convegno “Il Turismo che vorrei”, svoltosi presso la Sala Benacus di TH Lazise-Hotel Parchi del Garda.
Ad accogliere gli ospiti, oltre all’animazione di Radio Pico, una classe di ragazzi dell’I.P.S.A.R. Luigi Carnacina di Bardolino. Le classi quinte della scuola hanno partecipato invece come pubblico nelle tre ore di alternanza scuola-lavoro.
Condotto da ben tre professionisti della comunicazione – i giornalisti Matteo Scolari ed Elisabetta Gallina e la presentatrice Sinta Carini – il convegno ha dato ampio spazio all’incontrovertibilità dei dati, dando poi modo ai rappresentanti del Sistema di dare voce al pensiero Federalberghi, con possibili “ricette” e soluzioni per ogni tematica affrontata, dando prova di una categoria aperta, costruttiva e autocritica.
Ivan De Beni, Presidente Federalberghi Garda Veneto
«La 48sima Assemblea generale dei Soci Federalberghi Garda Veneto rappresenta un’occasione per incontrare tutti gli operatori e fare il punto sulla stagione turistica, sì, ma soprattutto per analizzare le criticità e capire quale sarà il futuro del turismo gardesano. E' stata più della solita assemblea annuale dei soci e molto più di un convegno: si è andati oltre la misurazione delle presenze, oltre la quantità dei posti letto. Siamo ripartiti dalla domanda più importante: come sta la destinazione?».
Presenti la Vicepresidente della Regione Elisa De Berti, il Presidente della Provincia Flavio Pasini, il sindaco di Lazise Damiano Bergamini e la Sen. Mariastella Gelmini Presidente della Comunità del Garda, ente che più di tutti rappresenta i Comuni e le realtà territoriali della regione gardesana e svolge un ruolo di rappresentanza e di coordinamento, nel rispetto delle autonomie decisionali dei Comuni e delle altre autorità istituzionali. Per le Forze dell’Ordine il luogotenente C.S. Nicola Adami della Guardia di Finanza di Bardolino, mentre in rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri il Capitano di Peschiera del Garda Matteo Di Stefano.
Elisa De Berti, Vicepresidente Regione Veneto
«Sono felice di essere stata presente all’Assemblea generale dei Soci di Federalberghi Garda Veneto, perché le partite che la Regione sta portando avanti sul lago di Garda assieme alle associazioni di categoria e ai Comuni Sono tante: dalla ciclovia del Garda a quel collegamento ferroviario in collaborazione con Comuni e Ferrovie dello Stato che stiamo studiando per collegare l’aeroporto Catullo alla città, ma anche al basso lago».
Flavio Pasini, Presidente Provincia di Verona
«Come Provincia siamo stati presenti a “Il Turismo che vorrei” perché molti sono i legami con la zona gardesana. Stiamo lavorando soprattutto per potenziare e migliorare trasporti e mobilità e dare così il nostro sostegno a chi da tanti anni fa ospitalità e ha fatto di quest’ultima un segno distintivo di qualità e cortesia».
Sen. Mariastella Gelmini, Presidente Comunità del Garda
«Ringrazio Federalberghi Garda Veneto per aver organizzato questo convegno che ha coinvolto le amministrazioni comunali del territorio gardesano e noi della Comunità del Garda. Discutere oggi dei turismi del lago significa trattare della necessità di puntare sulla sostenibilità, ma anche su un’adeguata promozione e su un metodo di lavoro basato sul gioco di squadra. In questo la Comunità del Garda si impegna ogni giorno per costruire un’immagine unitaria del lago di Garda».
In sala è stata folta la presenza delle altre Federalberghi: in primis la nostra nazionale, rappresentata dal Presidente Bernabò Bocca, che non potendo essere presente fisicamente, ha gradito mandarci un suo videomessaggio e dal Direttore Generale Alessandro Nucara, con uno speech sugli interventi da attuare per regolarizzare le affittanze brevi, dando metodo e chiarezza a una normativa ancora troppo lacunosa; la nostra regionale Federalberghi Veneto, il cui Presidente Massimiliano Schiavon è intervenuto sulle strategie per rendere strutturale la crescita che sta vivendo il comparto in questo momento nella nostra Regione; Federalberghi Abano Montegrotto; Federalberghi Bibione; HGV, l’Associazione degli Albergatori Alto Adige Südtirol; Federalberghi Brescia; il Consorzio Albergatori e Ristoratori Sirmione (CARS) e Confesercenti Brescia.
Numerosa la presenza dei sindaci della Riviera degli Olivi e dell’entroterra gardesano, assieme agli imprenditori del turismo nostri Soci, ai nostri Partner e Stakeholder, segno di interesse sincero per le tematiche affrontate durante i lavori congressuali. Importanti relatori di alto profilo e di fama nazionale hanno dato corposità a tutti gli argomenti di maggiore attualità sul tavolo del comparto turistico gardesano.
Si è parlato di giovani e lavoro nel settore turistico con il Presidente del CISET e professore associato presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia Michele Tamma e con il Presidente di Federalberghi Veneto e di Fondazione ITS Turismo Veneto Massimiliano Schiavon, illustrando la necessità di essere attrattivi creando un circuito virtuoso tra risorse umane, esperienze offerte e mix di visitatori. In particolare, Schiavon ha dato enfasi alla necessità di innovare l’offerta e puntare sulla formazione per rendere più produttivo il personale.
Massimiliano Schiavon, Presidente Federalberghi Veneto
«Abbiamo un +4% sugli arrivi e un +0,7% sulle presenze rispetto al 2019: dati che dimostrano l’attuale salute del comparto sul nostro territorio. Significa che il Veneto ha tenuto molto bene in questi ultimi difficili anni e sta vivendo una buona fase di ripresa. Ora ci dobbiamo interrogare su quelli che saranno i grandi temi del futuro, sulla governance, sul tema della sostenibilità e su tutti gli investimenti da fare per rendere strutturale questa ripresa».
Si è proseguito con l’affittanza breve con focus sul fenomeno nel Garda Veneto e nel suo entroterra, grazie allo studio su Airbnb della professoressa Vania Vigolo dell’Università di Verona e della dottoressa Rossella Baratta dell’Università di Bergamo. Sul nostro territorio sono presenti 3.207 annunci di case vacanze e alloggi, la maggior parte dei quali fanno capo a host professionisti che gestiscono più realtà. Un albergo diffuso per il quale non esistono adeguati strumenti normativi e di controllo. A completare la loro relazione, il commento del Direttore Generale di Federalberghi, Alessandro Nucara.
Alessandro Nucara, Direttore Generale Federalberghi nazionale
«C’è un vento nuovo nell’aria: la scorsa settimana è avvenuto il sequestro preventivo di 779 milioni di euro per Aibnb e azioni simili si sono verificate per altre realtà similari. Finalmente anche le locazioni brevi pagheranno le tasse. Basta? Va bene, ma non basta: noi di Federalberghi chiediamo nuove regole perché vogliamo che tutti coloro che operano nel turismo lo facciano nella legalità e nel rispetto delle regole».
Con il professor Antonio Preiti, Direttore di Sociometrica e Consigliere d’Amministrazione di ENIT, si è trattato l’argomento dell’overtourism, a base lo studio con focus sul Veneto commissionato dalla nostra regionale Federalberghi Veneto a Sociometrica, nel quale il fenomeno viene trattato tenendo conto non tanto delle percezioni, quanto di dati misurabili, analisi e comparazioni tra destinazioni simili. Due in particolare gli indicatori di analisi del turismo: l’intensità, ovvero il rapporto tra presenze turistiche e residenti e l’estensione, ovvero il rapporto tra presenze e superficie. Questi indicatori messi assieme danno la tourism exposure, l’esposizione di una destinazione al fenomeno turistico. Questi indicatori però, da soli non bastano a definire il fenomeno senza ulteriori indicatori come la capacità di carico di un territorio in termini di strutture e infrastrutture.
Successivamente, uno speech dell’Amministratore Delegato di Gabetti Property Solutions Roberto Busso sul valore patrimoniale delle strutture alberghiere già esistenti sul Garda. Una relazione che mostrato indirettamente che non è necessario né auspicabile un ulteriore utilizzo del suolo gardesano, come ricordato anche dal nostro Presidente De Beni: «siamo arrivati al punto in cui dobbiamo fermarci: sì al recupero dell’esistente, ma non c’è più posto per strutture nuove, il consumo del suolo è arrivato al limite».
Non ultimo, l’importante tema della comunicazione della destinazione, sia all’interno che all’esterno dei confini nazionali grazie alla preziosa collaborazione con Hubert Kiebler, fondatore di Gardasee.de, portale numero uno in Italia per il mercato tedesco che ogni anno conta 6 milioni di visitatori in costante crescita.
Grazie a Gardasee.de, come Federalberghi Garda Veneto ora abbiamo l’opportunità di poter usufruire di uno spazio all’interno della loro sede per incontri con la stampa tedesca su temi riguardanti il Garda, le attualità e le strategie future. In questo modo possiamo contrastare le fake news che ultimamente abbiamo visto circolare sui media germanici e anzi anticiparle attraverso una nostra corretta comunicazione, ben consapevoli che la destinazione è oggetto di molta attenzione. È fondamentale oggi, soprattutto nel settore turistico, essere nel tempo delle cose e, ancora meglio, arrivare prima.
In chiusa, l’intervento del Segretario Generale della Comunità del Garda Pierlucio Ceresa sull’importanza di attuare una regia comune sulla presentazione della salute del Benaco, al quale ha fatto seguito il lancio di #iosonolagodigarda, petizione sulla piattaforma Change.org volta a proteggere l’ecosistema del lago di Garda sulla falsariga di quella pensata in Nuova Zelanda per il fiume Whanganui, proclamato essere vivente e sottoposto oggi alle stesse tutele e leggi di una persona fisica.
Come rappresentanti di una categoria che vive, lavora ed ha a cuore il territorio gardesano, vorremmo che anche il lago di Garda fosse riconosciuto tale. Una persona fisica, come ognuno di noi.