Comunità del Garda

Guardia Costiera, operativa la quarta motovedetta

da: gardapost.it

LAGO DI GARDA – Cresce, dopo le recenti tragedie della balneazione, la domanda di sicurezza sul Garda. La Guardia Costiera risponde con una nuova motovedetta. Opererà nel basso lago.

Acque del lago più sicure con la nuova motovedetta CP703. Si tratta della quarta unità navale in dotazione al Nucleo gardesano della Guardia Costiera, “varata” venerdì a Salò dal comandante del presidio, il Capitano di Fregata Sergio Colombo, e dal suo vice, il Primo maresciallo Pasquale Angelillo.

Il nuovo mezzo, che si affianca ai tre già operativi da tempo sul lago, è un gommone oceanico cabinato lungo 9,15 metri, per sei tonnellate di stazza, e dispone di due motori da 225 cavalli. «È meno veloce degli altri mezzi – spiega Colombo – ma ha una grande stabilità e può operare anche in condizioni estreme».

Il natante sarà di stanza a Salò, ma è destinato ad operare prevalentemente nel basso Garda, la zona più “scoperta” dal servizio della Guardia Costiera, che oltre alla base operativa di Salò dispone di distaccamenti a Bogliaco di Gargnano e, sulla riviera veronese, a Garda. Il mezzo è affidato ad un equipaggio di tre persone: il comandante è il Capo di prima classe Francesco Nuzzi, coadiuvato dai Sottocapi Sergio De Nobile e Luigi Vitiello (nella foto sopra sul nuovo mezzo).

«La motovedetta stazionerà prevalentemente nel baso lago – spiegano Colombo e Angelillo – e ci consentirà di ridurre ulteriormente i tempi di intervento in caso di necessità». È insomma un ulteriore presidio di sicurezza per il lago, come hanno sottolineato anche il segretario della Comunità del Garda Lucio Ceresa, il presidente dell’Autorità di Bacino Bernardo Berardinelli e il vicesindaco di Salò Pierantonio Pelizzari, intervenuti alla presentazione. Ma a volte la capillare presenza della Guardia Costiera può non bastare, come dimostrano i recenti decessi registrato a Campione e nel basso lago.

Per questo i responsabili del servizio di pronto intervento nautico ribadiscono che le acque del lago vanno approcciate con grande cautela.