Descrizione
Articolo dal quotidiano L'Arena di Verona mercoledì 21 ottobre 2015 - pag. 33 Garda Baldo
Articolo di Emanuele Zanini.
La sfortuna sembra davvero perseguitare l’associazione Meteo Monte Baldo, chel’anno scorso aveva installatouna nuova stazione meteo all’Osservatorio meteorologico situato al rifugio Fiori del Baldo dopo che un fulmine aveva messo fuori uso l’apparecchio.
Quest’estate un’altra saetta si è scagliata nei pressidella struttura, situata sulla vetta del monte a 1.850 metri di altitudine, bruciando stavolta la webcam, che era stata montata nel 2007. Anche la nuova stazione meteo, operativa da nemmeno un anno, è stata colpita. Per fortuna il danno non è stato troppo grave (si sono bruciati due condensatori prontamente sostituiti): l’impianto è stato riparato ed è ripartito nei giorni scorsi.
Per la telecamera che riprendeva in diretta il tempo sul Baldo, invece, non c’è stato nulla da fare. Va sostituita,con nuovi costi per l’associazione, formata da volontari: Gabriele Lazzarini, promotore dell’osservatorio e presidente dell’associazione MeteoMonteBaldo, Moreno Oliboni, gestore del rifugio Fiori del Baldo e Luca Panziera, esperto di meteorologia e ricercatore di Meteo Svizzera.
Per acquistare una webcam nuova, di ultima generazione con accessori innovativi (come un dispositivo che fa vibrare la telecamera per togliere dall’obiettivo le gocce di acqua quando piove), occorrono tra i tre e i quattromila euro. Una cifra impegnativa per un’associazione creata da appassionati ed esperti del settore ma con pochi fondi a disposizione. Lo strumento è già stato individuato e prossimamente verrà posizionato al posto di quello fulminato.Visti gli alti costi Lazzarini lancia un nuovo accorato appello: «Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: dalle istituzioni alle aziende. Un contributo per noi sarebbe fondamentale. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo avuto oltre 226mila passaggi sul nostro sito (meteomontebaldo.it) con contatti da diversi Paesi nel mondo, in Europa e non, Giappone compreso. Risultati», aggiunge, «che dimostrano l’importanza del servizio gratuito che offriamo, utile non solo agli escursionisti e appassionati ma anche a tutto il settore turistico-ricettivo del Garda Baldo. Speriamo che Comuni, enti e imprese del territorio ci diano una mano». A dimostrare la valenza del lavoro che l’associazione svolge è anche il dato registrato quest’estate in seguito ai rilevamenti della stazione. Il luglio di quest’anno è stato il mese più caldo mai registrato all’Osservatorio dal 2005, da quando cioè è attivo. A confermarlo è Luca Panziera: «Il mese di luglio di quest’anno è stato caratterizzato da due ondate di caldo che hanno fatto registrare molti record di temperatura. La presenza quasi costante dell’anticiclone africano sub-tropicale, infatti, ha spinto sull’arco alpino masse d’aria molto calde». Dati alla mano, il record nell’ultimo decennio è registrato soprattutto nella sequenza di giornate calde: a luglio ci sono stati ben 13 giorni con massime superiori ai 20 gradi, 16 con valori oltre ai 19 gradi, con le minime scese sotto i 10 gradi solamente in quattro giorni. Valori quest’ultimiche hanno fatto la differenza. La temperatura media mensile è stata così di 15,7 gradi, la più alta mai rilevata dalla stazione meteorologica dal 2005 ad oggi. Il secondo valore più elevato risale al luglio 2006 (15,3 gradi). Temperature, è bene tornare a sottolinearlo, misurate a quasi 1.900 metri di quota.
«Sono dati che, seppur riferiti ad un territorio limitato come quello del Baldo, confermano i rilevamenti su scala mondiale che indicano un trend, in crescita, verso un riscaldamento globale, caratterizzato da un costante aumento delle temperature», commenta Panziera. Un campanello d’allarme per il territorio e per l’ambiente che dovrebbe far riflettere.