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Inaugurato il MuSa – Museo di Salò - Arte, storia, tradizione e innovazione.

Alla presenza di numerose autorità
Data di pubblicazione: 08 June 2015

Descrizione

E' stato inaugurato sabato 6 giugno il nuovo spazio che ripercorre le tappe della storia della città. Una sfida ai luoghi comuni che ancora si accompagnano alla parola museo.

Un luogo dove esercitare intelligenza e immaginazione, forte di un ruolo sociale e culturale importante, rivolto a un immaginario collettivo e a un pubblico larghissimo, ai più giovani, agli operatori didattici, a tutti coloro che vorranno utilizzare queste sale come luogo di conoscenza e di aggregazione, animati da una curiositas sempre nuova. Sabato 6 giugno inaugura il MuSa, che raccoglie e celebra la lunga e importante storia della città di Salò. Il museo – nel centro della città, nel complesso di Santa Giustina, in origine un collegio dei padri Somaschi - accoglie suggestive collezioni, differenti per provenienza e datazione, organizzate per offrire al visitatore spunti e chiavi di lettura in un continuo dialogo con la storia.

Queste le sezioni del MuSa:

REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA
MuSa è il museo della conoscenza condivisa. Al ruolo della memoria nella storia contemporanea, è idealmente rivolta la sezione con le testimonianze relative ai 600 giorni della Repubblica Sociale, che raccontano da angolazioni inattese il dramma della guerra civile. Un’immersione davvero globale in una sezione storica complessa, curata dal prof. Roberto Chiarini. Uno scarto rispetto agli abituali modi di ricordare un periodo doloroso che, senza falsi revisionismi, viene restituito nella sua interezza, nella speranza di aprire uno squarcio di verità per un futuro più sereno e, davvero, più conosciuto.

La storia di Salò è molteplice: spazio dunque, dentro il MuSa, a tutte le pregevoli peculiarità artistiche del territorio, a un percorso storico capace di offrire eccellenze e grandi nomi, tutti raccontati in momenti chiave o emblematici.

LA CIVICA RACCOLTA DEL DISEGNO
In ambito artistico, Salò può vantare una ricca collezione di disegni, inaugurata nel 1983 da un gruppo di cittadini che istituì un fondo di 43 opere, donato al Comune per lasciare testimonianza delle evoluzioni dell’arte e del tratto grafico dal secondo dopoguerra a oggi. La raccolta è stata arricchita e oggi vanta oltre 600 opere dei più importanti artisti italiani del Novecento, oggetto di mostre nazionali e internazionali. Da De Pisis, Romani e Martini, passando da Licini, Fontana e Sironi; dalle ricerche astratte di Soldati, Dorazio, Accardi e Sanfilippo, all’informale di Birolli, Morlotti, Vedova, Mandelli e Afro; dal neorealismo alle posizioni neofigurative di Forgioli, Francese, Cavaliere e Stagnoli fino alle espressioni più recenti, il MuSa raccoglie un quadro quanto più completo delle spinte artistiche novecentesche.

SALÒ, PATRIA DEL VIOLINO
Un altro periodo che segna fortemente la città è il dominio veneziano tra il 1426 e 1797, durante il quale Salò divenne capoluogo della Comunità di Riviera o “Magnifica Patria”. Quei secoli cambiarono profondamente l’impronta della città e portarono alla fondazione dell’Ateneo, attivo ancora oggi. Di questo periodo il MuSa custodisce alcuni emblemi del potere veneziano e un ampio spazio è dedicato alla figura di Gasparo da Salò, celebre liutaio cui si attribuisce l’invenzione del violino. Definito artifex instrumentorum musicorum o maestro di violini, Gasparo ebbe senz’altro un ruolo decisivo sia per l’elaborazione dello strumento sia per l’affermazione del valore primario della sonorità rispetto all’apparato decorativo degli strumenti.

CODICI MINIATI
L’interesse per la città di Salò ha radici antiche e risale alla fine del Quattrocento, quando lo storico veneziano Marin Sanudo e Isabella d’Este la esaltarono, anche per via della sua pieve di Santa Maria Annunciata per la quale il Comune acquistò nel 1448 una preziosa collezione di codici miniati, custoditi gelosamente per secoli, di cui il MuSa ospita quattro corali trecenteschi e la Bibbia Atlantica di età romanica.

GIOVAN BATTISTA RINI
La raccolta del MuSa annovera anche la collezione di preparati anatomici di Giovan Battista Rini - di enorme suggestione e forse non visitabile da tutti - a testimonianza del fervore e dell’avanguardia scientifica della città nel periodo a cavallo tra Settecento e Ottocento.

OSSERVATORIO METEO SISMICO
In ambito scientifico sono importanti anche gli antichi strumenti legati all’Osservatorio meteo sismico - ospitato nella torre di Santa Giustina - sorto in collaborazione con l’Ateneo di Salò e l’Opera Pia Carità Laicale, comproprietaria del complesso in cui risiede il MuSa. L’Osservatorio, giudicato a livello europeo di grande modernità, entrò a far parte della rete nazione dell’Ufficio Centrale di Meteorologia nel 1880 con l’obiettivo di rendere noto anche oltre i confini nazionali il clima gardesano. La torre assunse anche funzioni di monitoraggio del territorio arrivando a svolgere un ruolo fondamentale durante il terremoto del 1901, quando dimostrò tutta la sua efficienza d’avanguardia.

UNA GALLERIA DI PROTAGONISTI
La storia di Salò viene raccontata al MuSa anche attraverso le biografie e testimonianze dei grandi protagonisti della storia locale. Nel 1837 il “Dizionarietto degli uomini illustri della Riviera” di Giuseppe Brunati registra oltre cento Salodiani illustri: le nove figure narrate al Museo di Salò intendono rappresentare i molti che costruirono la città attraverso i luoghi della cultura, le istituzioni o, con accento diverso, ne diffusero la fama nel mondo. Dall’umanista Iacopo Bonfadio ai già citati Gasparo da Salò e Giovan Battista Rini, passando per Giuseppe Zanardelli, che guidò la sinistra liberale nell’Italia post-unitaria, gli intellettuali Pio Bettoni e Anton Maria Mucchi, sino ad arrivare al Vate, il grande poeta Gabriele d’Annunzio e a Benito Mussolini, che a Salò concluse la sua lunga, rovinosa e dittatoriale epopea politica.

INFORMAZIONI
Orari:
- dal 7 giugno al 4 novembre 2015 10.00/18.00 (orario continuato)
- giorno di chiusura: lunedì
- dal 5 novembre 2015 al 31 marzo 2016: apertura sabato/domenica e festivi 10.00/18.00 (orario continuato) e apertura su prenotazione obbligatoria per gruppi minimo 35 partecipanti
Prezzi Biglietti:
- euro 8.00 biglietto intero
- euro 5.00 biglietto ridotto

GRATIS: i bambini fino ai 6 anni - il capogruppo - gli insegnanti 1 ogni 15 studenti
il RIDOTTO viene applicato a: studenti in comitiva, ragazzi dai 7 ai 18 anni - over 65 o a chi in possesso di tessere convenzionate, comitive adulti (minimo 35 persone), cittadini salodiani residenti

www.museodisalo.it
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Ulteriori informazioni

Data di pubblicazione
08 June 2015

Ultimo aggiornamento
2022-07-15 17:17:45