Descrizione
Bandiere Blu. L'eccellenza in 293 spiagge Gli Oscar 2016 del litorale italiano. Salgono a 152 i Comuni premiati grazie a 12 new entry, stabili a quota 66 gli approdi turistici. La Liguria si conferma prima regione, seguono Toscana, Campania e Sardegna.
Vengono riconfermate le bandiere dell’anno scorso per quanto riguarda i laghi: una Bandiera Blu va alla Lombardia (Gardone Riviera), due vanno al Piemonte (Cannero Riviera e Cannobio) e cinque al Trentino Alto Adige, fra cui Levico Terme e Caldonazzo.
Tradizionale appuntamento con le Bandiere Blu, i riconoscimenti assegnati ai comuni rivieraschi e agli approdi turistici in 49 Paesi dalla ong danese Foundation for Environmental Education, fondata nel 1981. Il bilancio italiano sale ancora, in continuità col passato: dalle 147 località del 2015 si passa infatti, al netto di sette esclusioni, a 152, per un totale di 293 spiagge premiate. Già, perché le Bandiere Blu possono essere rilasciate anche per più tratti di litorale compresi nello stesso territorio amministrativo e ovviamente valgono solo per quella specifica porzione di costa. Insomma, nella sostanza dei fatti sono sì assegnate a un comune ma devono – spesso qualcuno fa il furbo – essere esposte e sfruttate a fini turistici solo in certi tratti e non su tutta la costa comunale.
Giochini a parte, le Bandiere Blu – annunciate oggi alla sede del Cnr di Roma – sono state stabilite da una giuria nazionale alla quale hanno dato il proprio contributo anche alcune istituzioni, dal ministero per i Beni culturali a quello delle Politiche agricole passando per il Comando generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, l’Ispra e il Laboratorio di oceanologia ed ecologia marina dell’università della Tuscia.
I parametri? Di ogni genere. Dalle “eccellenti” acque di balneazione ai regolari campionamenti effettuati nel corso della stagione estiva dalle agenzie regionali nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio passando per la depurazione delle acque reflue o la copertura fognaria, almeno all’80%. Ma sono considerate nella valutazione anche la raccolta differenziata, le aree pedonali e le piste ciclabili, le caratteristiche delle spiagge (personale, accessibilità, servizi), l’educazione ambientale nelle scuole del posto. Così come la qualità delle strutture alberghiere e la certificazione ambientale e delle procedure delle attività istituzionali e delle strutture turistiche presenti sul territorio. Un po’ troppi, e troppo ampi, secondo alcuni osservatori.
Sono dunque 152 le località rivierasche e 66 gli approdi per 293 spiagge totali, il 5% di quelle premiate a livello internazionale. “Annunciamo con soddisfazione anche per il 2016 un aumento di comuni Bandiera Blu – ha detto Claudio Mazza, presidente della Fee Italia – la diffusione di buone pratiche e una gestione sostenibile del territorio, che partendo dall’amministrazione comunale si allarga a tutti i settori, coinvolgendo con la filosofia del miglioramento continuo tutta la comunità locale, dimostra come il percorso di sostenibilità intrapreso determini un forte miglioramento delle località rivierasche e della qualità delle loro acque”. Una collaborazione col Comando generale delle Capitanerie di Porto consentirà inoltre di verificare la rispondenza dei criteri anche una volta assegnati i riconoscimenti. Per scoraggiare i furbetti della bandierina.
D’altronde, le Bandiere Blu sembrano funzionare. Una recente ricerca delle università di Urbino e Perugia ha infatti evidenziato un aumento di soddisfazione dei turisti nell’88% dei comuni insigniti e un rafforzamento d’immagine del 94%. Ricevere il riconoscimento innesca inoltre un circolo virtuoso, spingendo per esempio le amministrazioni a migliorare l’attenzione all’ambiente, la raccolta differenziata e la creazione di aree verdi, pedonali e ciclabili.
“La salute del mare è strettamente correlata alla gestione del territorio – ha concluso Mazza – dai nuovi insediamenti agli scarichi non autorizzati, dall’aumento di rifiuti alla sensibile scomparsa di biodiversità marina e terrestre, l’ambiente marino costiero è indubbiamente uno dei più minacciati e bisognoso di un’azione efficace e ad ampio raggio”.