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La susina da salvare - Convegno organizzato dal Comune di Dro.

Al convegno una proposta ambiziosa per dare futuro a questa coltura che è anche cultura
Data di pubblicazione: 03 December 2014

Descrizione

Informazione dal sito del Comune di Dro
 
E' l'ultima chiamata per trarre in salvo la susina di Dro dalla sempre più probabile ed ormai prossima estinzione.
Il tipico frutto, che per decenni ha caratterizzato l'economia e il territorio droato e che oggi è relegato ad un ruolo puramente simbolico, potrebbe sparire nel giro di 3-4 anni, dati alla mano. Per cercare di scongiurare questo pericolo l'amministrazione comunale ha deciso di provare il tutto per tutto mettendo in campo un'iniziativa di grande respiro. L'obiettivo è dare vita ad un progetto “Leader” promosso e finanziato, almeno in parte, dalla Comunità europea. Si tratta di incentivare lo sviluppo delle zone rurali. Leader è finanziato dal fondo strutturale Feoga (sezione Orientamento), la cui missione è affermare il nesso fra agricoltura e territorio; agevolare la permanenza della popolazione nelle campagne; potenziare e sostenere la competitività dell'agricoltura in quanto attività centrale delle zone rurali; garantire la diversificazione delle attività nelle zone rurali; preservare e migliorare l'ambiente, il paesaggio e il patrimonio. In ambito locale, l'iniziativa Leader si sviluppa attraverso la redazione e l'attuazione di Piani di Sviluppo Locale a cura di Gruppi di Azione Locale. I Gal sono costituiti da soggetti pubblici e privati, rappresentativi della realtà istituzionale, sociale ed economica locale. Lunedì sera, a Dro, si sono poste le basi per l'avvio di un percorso che dovrebbe portare alla creazione di un progetto cofinanziato dall'Unione Europea pensato per ridare impulso alla coltivazione della susina. Al centro culturale si è svolto il terzo convegno sulla prugna di Dro voluto dal comune ed organizzato dalla biblioteca. Relatori, oltre al sindaco Vittorio Fravezzi e al dirigente Dino Sommadossi, il presidente della cooperativa Valli del Sarca Rodolfo Brocchetti, il dirigente del Servizio sviluppo rurale della Provincia Alberto Giacomoni e quindi Gerhard Eberhofer, che ha portato l'esempio delle albicocche della Val Venosta, esperienza positiva di salvaguardia e sviluppo di una coltura locale, e Gino Stocchetti, che ha parlato del progetto Leader della Val di Sole. Ma soprattutto hanno preso parte molti addetti ai lavori, tanti operatori del settore, contadini, ristoratori, i rappresentanti dei consorzi, della Cassa Rurale, dell'Agraria di Riva, autorità politiche (l'assessore della Comunità di valle de Guelmi). “Abbiamo preferito un convegno più aggressivo rispetto alle altre edizioni – ha spiegato il sindaco Fravezzi – perché il mondo contadino ci ha chiesto di mettere in campo anche strumenti inediti. Il progetto Leader, sulla falsariga di quanto realizzato in val di Sole, potrebbe essere pronto nel giro di sei mesi, se vi è la volontà di farlo e di mettersi in gioco”. In pratica si tratterebbe di riunire intorno ad un tavolo il mondo contadino, l'artigianato, gli operatori turistici, le Casse rurali, le amministrazioni dando vita ad un progetto fra Dro e la Valle dei Laghi e supportato finanziariamente dalla Comunità Europea che si accollerebbe oltre metà dei 30 milioni di euro di valore complessivo degli interventi di valorizzazione (anche culturale), diffusione e commercializzazione della susina di Dro, come è successo con le albicocche venostane. “In gioco, oltre all'economia, c'è un pezzo della nostra identità culturale e della nostra storia”, ha concluso il sindaco che ha annunciato l'intenzione di ritrovarsi con Cooperativa e Provincia per pianificare il da farsi.
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Data di pubblicazione
03 December 2014

Ultimo aggiornamento
2022-07-15 17:17:45