Descrizione
In onda nel pomeriggio sui Rai 3 il documentario girato sulla riviera e nell'entroterra
«Geo» punta le sue telecamere su Chiaretto e bellezze del lago
I segreti del Bardolino Chiaretto e di altre meraviglie del lago svelati il 25 febbraio da Rai 3 a Geo.
La trasmissione, condotta da Sveva Sagramola e Emanuele Biggi, è in onda dalle 15,50 alle 18,55 ma il documentario girato nel territorio del Bardolino dalla troupe della regista Gabriella Lasagni sarà alle 17 circa.
Le riprese sono state fatte in maggio e settembre tra Bardolino, Torri del Benaco, Cavaion Veronese, Costermano e Garda, coinvolgendo lo storico, professor Fabio Gaggia, per anni presidente della Corporazione degli Antichi Originari di Garda, che ha fatto da "guida" con lo staff del Consorzio Tutela Vino Bardolino.
Le telecamere hanno immortalato angoli affascinanti della zona di produzione del Chiaretto: le stratificazioni dei suoli nello spaccato delle colline moreniche formato dal torrente Tesina in Val dei Molini tra Garda e Costermano, le incisioni rupestri preistoriche, la limonaia di Punta San Vigilio, l'approdo dei pescatori a Porto Vecchio.
«Quando ci ha contattato la Rai», dice il presidente del Consorzio Franco Cristoforetti, «siamo stati felici di condurre la regista a scoprire la nostra zona di produzione e di sapere che voleva presentarla nel suo contesto naturalistico». Ricorda Gaggia: «L'ho accompagnata a vedere le incisioni rupestri istoriate sulle rocce sopra Punta San Vigilio, fenomeno importante per il lago poiché collegato con le glaciazioni che hanno levigato le pareti delle montagne e creato le colline moreniche. Su queste pietre l'uomo ha nei secoli inciso migliaia di figure: noi abbiamo fatto un "frottage" (tecnica basata sullo sfregamento) che ha evidenziato un battello».
La troupe è stata in Val dei Molini: «Il Tesina ha tagliato trasversalmente la collina morenica dando modo di leggere, ad occhio nudo, le stratificazioni geologiche. Questo "prospetto", che è su una parete alta circa 90 metri nel cuore della valle, lascia ammirare le sequenze di ghiaie e limi susseguitesi nei periodi glaciali ed interglaciali, la valle è infatti un rarissimo sito del Nord Italia che permette di ricostruire le vicende climatiche dell'ultimo milione di anni». Poi la pesca. «I pescatori sono ripresi al rientro in una spettacolare alba di settembre e mentre cuociono lavarelli su graticole» e un brindisi al nuovo Chiaretto. «E' stata quindi ripresa la limonaia di Villa Guarienti a San Vigilio, una rarità perché i limoni raggiungono gli 8 metri d'altezza».
Il Chiaretto della nuova annata si assaggia a Lazise il 6 marzo dalle 10 alle 18 in Dogana Veneta e sulla Motonave Brennero. Per gli operatori apertura il 7 marzo dalle 14 alle 21