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Per la difesa della raccolta dell'oliva in "zona rossa" - Alto Garda Bresciano

Raccogliere l'oliva e portarla in frantoio è una ragione di necessità!
Data di pubblicazione: 06 November 2020

Descrizione

Riceviamo questa segnalazione da parte del Consigliere Comunale di Toscolano Maderno - Davide Boni.

PER LA DIFESA DELLA RACCOLTA DELL' OLIVA IN "ZONA ROSSA -Alto Garda Bresciano": Raccogliere l'oliva e portarla in frantoio è una ragione di necessità!

Da venerdì 6 novembre sono scattati per l'intera Regione Lombardia gli obblighi e i divieti previsti per i territori nei quali il Rischio contagio da Covid-19 è considerato "alto" e per i quali la situazione sanitaria è definita di "gravità massima".

Entro tali territori è fatto esplicito divieto di muoversi se non per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o altre necessità.

Il DPCM che pone i divieti definisce una serie di ulteriori ragioni che giustificano la mobilità (es. svolgimento di attività motoria e sportiva), nessuna delle quali è però utile ai fini della risoluzione della problematica che vogliamo sollevare: quella della raccolta e del conferimento dell'oliva ai frantoi da parte di semplici cittadini proprietari di piante di olivo.

Il territorio dell'Alto Garda, sostanzialmente montano, si caratterizza per un'orografia alquanto accidentata circostanza che, unita alla frammentazione proprietaria, ha notevolmente limitato la nascita di aziende agricole intensive.

L'esito di tale situazione è stato quello di far sì che una parte notevole del patrimonio olivicolo sia quindi gestito da semplici cittadini, spesso su base famigliare allargata.

Numerosissime sono inoltre le persone che raccolgono oliva a scopo di semplice autoconsumo e/o di integrazione del reddito senza che tale attività configuri una professione in senso proprio ( no azienda agricola, no partita IVA, no contratti ecc.).

Durante il lockdown della scorsa primavera sappiamo per certo essere accaduto che operatori delle forze di polizia abbiano impedito a persone di raggiungere i propri appezzamenti di terra, dove erano coltivate verdure a fini di autoconsumo, poiché le norme allora in vigore consentivano solo di raggiungere i luoghi in cui si potevano comprare beni di prima necessità.

Non serve autorità ma Autorevolezza. Non serve il richiamo all'obbedienza ma la lucidità da parte di ognuno per inventare i percorsi che ci consentano di uscire da una situazione fino a ieri impensabile!

È dunque per evitare il ripetersi di tali assurdità , che siamo a chiedere a tutte le autorità competenti ( in primis le amministrazioni comunali delle sponda bresciana del Garda, alla Comunità del Garda ma anche ai soggetti economici di categoria come Aipol ed Aifol) di attivarsi nei confronti delle autorità di polizia che saranno tenute a svolgere i controlli sulla mobilità, affinché mettano in chiaro che la raccolta delle olive ed il conferimento delle stesse da parte di semplici persone fisiche ai frantoi è oggi oggettiva "ragione di necessità".

È ragione di necessità poiché dal conferimento di oliva dipende tutto il circuito economico che ruota attorno ai frantoi, già gravemente colpiti dalla disastrosa annata 2019.

È ragione di necessità perché costringere qualcuno a rinunciare ad un piccolo reddito o al prodotto necessario all' autoconsumo nello scenario di crisi economica che si prospetta, sarebbe un'azione intollerabile.

È ragione di necessità perché è da sempre uno spreco lasciare
sulle piante oliva in abbondanza.

Per queste stesse ragioni lanciamo un appello anche a tutti i frantoiani, chiedendo loro di prolungare il più possibile la stagione di apertura dei frantoi così che non rimangano piante con oliva non raccolta a causa di eventuali chiusure a breve termine.

2020ResetAll - Associazione

La risposta da parte del dott. Pierlucio Ceresa, Segretario Generale della Comunità del Garda:

In merito alla Tua segnalazione, Ti partecipo in mio parere di interpretazione giuridica del DPCM:

Il conferimento di olive al frantoio, a giudizio dello scrivente, deve essere configurato e, pertanto, esonerato dal divieto di spostamento, quale:

ESIGENZE LAVORATIVE (qualora il conferente sia un coltivatore diretto)

STATO DI NECESSITA' , onde evitare il grave danno della perdita del raccolto. 

 

Ulteriori informazioni

Data di pubblicazione
06 November 2020

Ultimo aggiornamento
2022-07-15 17:17:45