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E' stato siglato alla Camera di Commercio di Verona l'accordo tra Enti e Comuni: ora andrà in Regione per il riconoscimento definitivo «Dmo lago di Garda». Passa la linea dell'unità ma rimangono le voci critiche riguardanti l'inserimento di albergatori e AssoGarda Camping nella fase di organizzazione.
I Comuni della sponda veronese del lago di Garda e del suo entroterra hanno sottoscritto, nella sede della Camera di Commercio di Verona, il protocollo d'intesa che è il primo passo per la costituzione della Ogd (Organizzazione per la gestione della destinazione turistica) denominata «Dmo lago di Garda».
L'accordo, che dà il via al percorso ora prevede la richiesta di accreditamento della Dmo alla Regione, nonostante non si siaono sopite le polemiche per l'esclusione dalla firma delle maggiori associazioni di categoria degli operatori del turismo lacustre, Federalberghi e Assogardacamping. Il tema che è stato molto dibattuto nei giorni scorsi è stato sollevato in sede di firma dall'assessore Elvira Trimelone del Comune di Malcesine e con toni ancora più accesi dal sindaco di Garda Antonio Pasotti.
All'incontro, promosso dalla CCIAA, hanno preso parte il presidente camerale Giuseppe Riello, i presidenti della Provincia Antonio Pastorello, dell'Aeroporto Catullo Paolo Arena; il vice presidente di Verona Fiere Damiano Berzacola, Silvia Nicolis sempre della CCIAA; Anna Fertonani vice presidente del Consorzio Lago di Garda è. Con loro erano presenti gli amministratori dei Comuni di Bardolino, Brenzone, Bussolengo, Castelnuovo sul Garda, Caprino Veronese, Cavaion, Costermano, Ferrara di Montebaldo, Garda, Lazise, Malcesine, Pastrengo, Peschiera sul Garda, , Torri del Benaco, San Zeno di Montagna, Valeggio sul Mincio, unico assente il comune di Rivoli Veronese.
Riello ha sottolineato l'importanza della firma del protocollo promosso da Camera di Commercio, che lo aveva fatto anche per la Dmo di Verona: «È un passo in avanti per l'organizzazione del turismo sul territorio e anche l'occasione per aggregare su progetti comuni le molteplici realtà del comparto turistico del lago di Garda. I progetti saranno quelli che potranno essere sostenuti dalle risorse a disposizione». Dell'importanza del lavoro di squadra hanno parlato anche Pastorello, Arena e Berzacola.
Il primo ha ricordato «il patrimonio del know how rappresentato da Provincia di Verona turismo e che potrà essere messo a disposizione del territorio»; Arena ha sottolineato «l'incoming che transita anche dai flussi aeroportuali e la necessità di lavorare in sinergia sui mercati esteri dove è più facile fare promozione se si è uniti e strutturati, anche perché le risorse che avremo a disposizione saranno quelle provenienti dai nostri stessi finanziamenti». Berzacola ha ricordato il milione e 300 mila visitatori dell'ente Fiera e la scelta di aderire alla Dmo del Garda perché «abbiamo bisogno anche di quella ricettività perché quella di Verona non è sempre sufficiente».
Nonostante la rassicurazione del presidente Riello - che riferendosi alle polemiche dei giorni scorsi ha puntualizzato: «il percorso è stato lo stesso per Verona e in questa fase prevede il coinvolgimento solo degli enti pubblici, anche per accelerare i tempi e arrivare all'accreditamento; successivamente saranno coinvolte tutte le realtà turistiche a cominciare dalle associazioni di categoria» – alcuni amministratori hanno ricordato le criticità non ancora tacitate.
«Ringrazio la Cciaa per il lavoro fatto ma le cose vanno fatte bene. Se questo era il momento degli enti pubblici, come mai manca la Funivia che è uno dei più importanti per il lago di Garda? Dovevano essere coinvolte le associazioni di categoria che hanno il diritto di sedere qui perché lo prevede la legge regionale. Se mancano loro viene meno la condivisione pubblico-privato che sottende alla Dmo», ha detto Trimelone di Malcesine proponendo un rinvio di un paio di giorni, proposta non accolta.
Pasotti di Garda ha aggiunto: «Costava poco invitare anche i principali sindacati del turismo gardesano. Il desiderio è che con la Dmo cambino veramente le cose e che non sia più la città a governare il lago di Garda. I nostri operatori non lo vogliono più».
Parole dalle quali ha preso le distanze Ivan De Beni, sindaco di Bardolino, che ha ringraziato la Cciaa per il lavoro e ha detto: «Il lago di Garda non si può gestire da solo, perché il Garda oggi è anche Fiera, aeroporto, Arena. E solo lavorando insieme otterremo il meglio». Tommaso Bertoncelli, sindaco di Brenzone, dopo la firma ha parlato di un gesto fatto «per l'impegno oggi assunto dal presidente Riello che alla mia domanda se le associazioni oggi escluse verranno coinvolte in fase di definizione delle regole o a cose decise, ha detto in fase di definizione».