Valutazione e feedback

Tignale: due notizie sui prodotti locali

Uno studio sugli agrumi ed una notizia sull'olio biologico
Data di pubblicazione: 06 July 2020

Descrizione

TIGNALE. L’iniziativa collegata all’Ecomuseo - Un codice dei sapori per i limoni del lago - Parte la mappatura. Al via uno studio senza precedenti sulle qualità del prodotto locale

Arriva dall’alto Garda il codice sensoriale del limone «made in Brèsa». L’iniziativa è dell'Accademia del limone dell'Azienda speciale di Tignale, per valorizzare l'ecomuseo al Pra de la fam e promuovere il territorio.

«Da quando il Comune ha affidato la gestione dell’Ecomuseo delle limonaie del "Pra de la fam" alla Tignale Servizi - spiega il presidente Antonio Moro - si è avviato un percorso finalizzato a un’idea più dinamica di limonaia e di “sperimentare” una cosa mai avviata prima. Abbiamo analizzato attraverso un’azienda spin-off del politecnico di Pavia i nostri limoni per quanto concerne l’aspetto tecnico scientifico, riscontrando livelli aromatici (terpeni) mai registrati. Valuteremo anche l’uso in ambito medicale. Nel frattempo – continua Moro - stiamo predisponendo un “Codice sensoriale del limone” operando dei confronti coi limoni di Amalfi, Calabria e di Siracusa. Iniziativa unica al mondo, visto che delle 7.500 pubblicazioni censite non abbiamo trovato nulla di simile».

Il codice è curato dall’associazione bresciana «Narratori del gusto» di Luigi Odello mentre la definizione delle caratteristiche organolettiche viene realizzata con ristoratori locali, cultori del limone, studiosi locali delle limonaie (Domenico Fava), chi serba la memoria delle limonaie (Fabio Gandossi) e promuove la coltivazione come la cooperativa Agri-Coop.

«Nessuna competizione con altre realtà nazionali - sottolinea il sindaco Daniele Bonassi -ma una progettualità che potrebbe dare impatto positivo sia a livello gastronomico che turistico».

Da BresciaOggi - sabato 4 luglio 2020 - Articolo di Luciano Scarpetta

TIGNALE. Un bilancio positivo per la storica azienda agro-alimentare La «Turnaria» brilla con l’oro verde.

Nonostante una stagione da dimenticare, quella 2019, con cali produttivi generali stimati oltre l’80%, alla latteria Turnaria oleificio biologico di Tignale l’assemblea sociale ha deliberato un utile a bilancio di 42 mila euro.

«Merito della scelta di conservare l’olio biologico prodotto nell’annata precedente sotto azoto - spiega il presidente Battista Berardinelli - metodologia che ha consentito di vendere il nostro prodotto nello spaccio di Gardola».

Costituita il 1° maggio 1904, la Turnaria ha riconvertito l’attività dalla trasformazione del latte alla trasformazione delle olive nel 1994 e ora grazie all’apporto di 156 soci, la società gestisce in comodato d’uso gratuito circa 10 mila piante su 13 mila dell’intero territorio comunale, registrando grandi apprezzamenti per la quantità e la qualità di olio prodotto. Non è infatti un caso che a Tignale sia concentrato il 10% di tutto l’olio biologico prodotto in Lombardia.

Bilancio positivo e futuro in crescita verrebbe da aggiungere, e nuove “buone pratiche da implementare, grazie al comodato d’uso decennale di una limonaia privata abbandonata alla frazione di Piovere da ristrutturare con agriturismo diffuso.

Da BresciaOggi - sabato 4 luglio 2020
Articolo di Luciano Scarpetta

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Data di pubblicazione
06 July 2020

Ultimo aggiornamento
2022-07-15 17:17:45